Alta Pusteria
Altavia dell'Alta Pusteria
1ª tappa: dal Lago di Braies a Ponticello 4 ore e mezza 11 km Albergo Ponticello
2ª tappa: da Ponticello al Picco di Vallandro e al Rifugio Vallandro 4 ore e mezza 11 km Rifugio Vallandro
3ª tappa: dal Rifugio Vallandro al Rifugio A. Locatelli 6 ore 16 km Rifugio A. Locatelli
4ª tappa: dal Rifugio A. Locatelli al Rifugio di Fondovalle 4 ore e mezza 13 km Rifugio di Fondovalle
5ª tappa: dal Rifugio di Fondovalle a Moso, Sesto 4 ore e ¾ 14,5 km
Parcheggi sono disponibili in loco.
Accessibile con i mezzi pubblici. Gli orari sono disponibili su www.sii.bz.it.
Come arrivare a Dobbiaco: https://www.tre-cime.info/it/dobbiaco/dobbiaco/contatto-servizi/arrivo-mobilita.html
All’inizio domina il paesaggio la Croda del Becco, con la sua friabile parete che precipita verso il Lago di Braies. Alla fine è la Croda Rossa di Sesto, con le sue guglie e le sue postazioni della Grande Guerra. In mezzo si alzano il Picco di Vallandro, le Tre Cime e il Monte Paterno, la poderosa Croda dei Toni, l’aguzza Cima Una segnata dalla frana nel 2007. In cinque giorni di cammino, l’inedita Alta Via che proponiamo in queste pagine attraversa da ovest a est le Dolomiti di Braies e di Sesto, tocca gran parte dei rifugi più importanti e frequentati della zona, permette di sostare davanti ai panorami offerti da alcuni dei migliori belvedere delle Alpi calcaree. L’inizio, per circa un’ora e mezza di cammino, coincide con quello del trekking più famoso dei Monti Pallidi, l’Alta Via numero 1 che, proprio dal Lago di Braies, inizia il suo viaggio in direzione dei Fanes, delle montagne di Cortina, della Civetta e di Belluno. Più avanti si affrontano altri sentieri celebri – e spesso affollati – come quello che sale da Prato Piazza al Picco di Vallandro, il viottolo tra i rifugi Locatelli e Lavaredo e il sentiero della Val Fiscalina. Altri momenti, come gli altopiani carsici intorno alla Malga Cavallo, la discesa da Prato Piazza in Val di Landro, e la lunga risalita della Val Rinbòn e l’aggiramento della Croda Rossa di Sesto offrono atmosfere solitarie e selvagge, e permettono di ritrovare il volto più autentico delle Dolomiti. Qui, oltre alle memorie di guerra, alla storia dell’alpinismo e ai panorami, accompagnano il camminatore, i cervi e i camosci, i larici e le fioriture di due dei Parchi Naturali più belli e interessanti dell’Alto Adige.