La Toscana in Alto Adige
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Vacanze in agriturismo a Caldaro sulla Strada del vino
Una vacanza in agriturismo a Caldaro sulla Strada del vino rivela come la Toscana sia più vicina di quanto si possa pensare.
Bifore con una colonna centrale, porte e finestre ornate di marmi, colonne, merli, vetrate decorate e loggiati: queste sono alcune delle particolarità che caratterizzano il cosiddetto stile d'Oltradige. Questa contaminazione architettonica risale al XVII secolo, tempo in cui Claudia de' Medici, della potente famiglia fiorentina, divenne arciduchessa d’Austria e contessa del Tirolo. Durante il suo regno alcuni architetti toscani venero in Alto Adige ed anche a Caldaro, dove numerosi edifici portano la loro firma.
Una vacanza in agriturismo a Caldaro sulla Strada del vino rivela come la Toscana sia più vicina di quanto si possa pensare.
Bifore con una colonna centrale, porte e finestre ornate di marmi, colonne, merli, vetrate decorate e loggiati: queste sono alcune delle particolarità che caratterizzano il cosiddetto stile d'Oltradige. Questa contaminazione architettonica risale al XVII secolo, tempo in cui Claudia de' Medici, della potente famiglia fiorentina, divenne arciduchessa d’Austria e contessa del Tirolo. Durante il suo regno alcuni architetti toscani venero in Alto Adige ed anche a Caldaro, dove numerosi edifici portano la loro firma.
Anche da un punto di vista paesaggistico, la zona di Caldaro, che si trova a sud-ovest di Bolzano, ricorda la Toscana: le sue nove frazioni, site tra i 200 a 600 metri sopra il livello del mare, si sviluppano attraverso paesaggi collinari e montani, intervallati da rigogliosi vigneti.
Una storia, tante storie
119: tanti sono i monumenti che si trovano nel comune di Caldaro sulla Strada del vino. Nel vero gioiello che è il centro del paese, è difficile trovare un edificio che non sia sotto tutela architettonica. Non si pensi, però, che Caldaro sia un immobile museo: Piazza Mercato è il vivace centro del paese, il luogo ideale per gustare cibi stuzzicanti e brindare con vini eccellenti. I tanti ristoranti garantiscono agli ospiti un’ampia offerta.
Chi ad una passeggiata e ad un pranzo in centro preferisce fare un po’ di movimento potrà visitare le rovine di Castelchiaro, oppure quelle della basilica di San Pietro a Castelvecchio. Questo antico luogo di culto risale al VI secolo e merita una visita, soprattutto in primavera e in autunno, anche per la posizione panoramica. Una curiosità per gli amanti dei misteri: una vecchia leggenda vuole che tre fantasmi si aggirino tra queste antiche mura...
Poche sono le certezze sulla veridicità della leggenda, ma solida è la storia che riguarda la Basilica di San Pietro. Questa antica casa di Dio, ormai caduta in rovina, è una delle più antiche chiese dell’Alto Adige. San Pietro non offre solo storia e cultura, ma anche avventura e suggestione, grazie all’escursione alla gola Rastenbachklamm. L’itinerario parte dal Lago di Caldaro e, attraverso scale, ponti e passerelle in legno, attraversa un singolare biotopo, fino a giungere a Castelvecchio.
Divertimento tra le nuvole
Naturalmente, non tutte le strade portano solo a San Pietro o a Castelchiaro: un appartamento o una camera a Caldaro sulla Strada del vino offre ai propri ospiti numerose mete escursionistiche, che accontentano davvero tutti. Il solo Lago di Caldaro, con le tantissime e celebri attrazioni, merita sicuramente un capitolo a parte. Chi sa puntare in alto, vuole staccare i piedi da terra e cerca qualcosa di diverso dal fitness, a Caldaro si trova nel posto giusto. Il comune è anche una delle zone più popolari per il volo in parapendio e deltaplano: dal Monte Lira e dal Penegal, verso sud, si giunge all’area di atterraggio nei pressi del Lago di Caldaro. Ai curiosi e agli amanti dell’avventura il locale club di parapendio offre anche voli in tandem.
Senza starsene con la testa tra le nuvole e il vento tra i capelli, ci si può godere un giro sulla funicolare, che dalla frazione di Sant’Antonio a Caldaro arriva fino al Passo della Mendola. Istituita nel 1903, è stata la funicolare più ripida e lunga d’Europa. Regolarmente mantenuta e rinnovata,conserva inalterato ancora oggi il suo fascino. Il passo può essere raggiunto anche a piedi o in bicicletta: per gli escursionisti, i ciclisti e gli appassionati di mountain bike, la Mendola, come tutta la zona di Caldaro, ha molto da offrire.
Anche da un punto di vista paesaggistico, la zona di Caldaro, che si trova a sud-ovest di Bolzano, ricorda la Toscana: le sue nove frazioni, site tra i 200 a 600 metri sopra il livello del mare, si sviluppano attraverso paesaggi collinari e montani, intervallati da rigogliosi vigneti.
Una storia, tante storie
119: tanti sono i monumenti che si trovano nel comune di Caldaro sulla Strada del vino. Nel vero gioiello che è il centro del paese, è difficile trovare un edificio che non sia sotto tutela architettonica. Non si pensi, però, che Caldaro sia un immobile museo: Piazza Mercato è il vivace centro del paese, il luogo ideale per gustare cibi stuzzicanti e brindare con vini eccellenti. I tanti ristoranti garantiscono agli ospiti un’ampia offerta.
Chi ad una passeggiata e ad un pranzo in centro preferisce fare un po’ di movimento potrà visitare le rovine di Castelchiaro, oppure quelle della basilica di San Pietro a Castelvecchio. Questo antico luogo di culto risale al VI secolo e merita una visita, soprattutto in primavera e in autunno, anche per la posizione panoramica. Una curiosità per gli amanti dei misteri: una vecchia leggenda vuole che tre fantasmi si aggirino tra queste antiche mura...
Poche sono le certezze sulla veridicità della leggenda, ma solida è la storia che riguarda la Basilica di San Pietro. Questa antica casa di Dio, ormai caduta in rovina, è una delle più antiche chiese dell’Alto Adige. San Pietro non offre solo storia e cultura, ma anche avventura e suggestione, grazie all’escursione alla gola Rastenbachklamm. L’itinerario parte dal Lago di Caldaro e, attraverso scale, ponti e passerelle in legno, attraversa un singolare biotopo, fino a giungere a Castelvecchio.
Divertimento tra le nuvole
Naturalmente, non tutte le strade portano solo a San Pietro o a Castelchiaro: un appartamento o una camera a Caldaro sulla Strada del vino offre ai propri ospiti numerose mete escursionistiche, che accontentano davvero tutti. Il solo Lago di Caldaro, con le tantissime e celebri attrazioni, merita sicuramente un capitolo a parte. Chi sa puntare in alto, vuole staccare i piedi da terra e cerca qualcosa di diverso dal fitness, a Caldaro si trova nel posto giusto. Il comune è anche una delle zone più popolari per il volo in parapendio e deltaplano: dal Monte Lira e dal Penegal, verso sud, si giunge all’area di atterraggio nei pressi del Lago di Caldaro. Ai curiosi e agli amanti dell’avventura il locale club di parapendio offre anche voli in tandem.
Senza starsene con la testa tra le nuvole e il vento tra i capelli, ci si può godere un giro sulla funicolare, che dalla frazione di Sant’Antonio a Caldaro arriva fino al Passo della Mendola. Istituita nel 1903, è stata la funicolare più ripida e lunga d’Europa. Regolarmente mantenuta e rinnovata,conserva inalterato ancora oggi il suo fascino. Il passo può essere raggiunto anche a piedi o in bicicletta: per gli escursionisti, i ciclisti e gli appassionati di mountain bike, la Mendola, come tutta la zona di Caldaro, ha molto da offrire.
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Vacanze in agriturismo a Caldaro sulla Strada del Vino
3 buoni motivi
Vacanze a Caldaro sulla Strada del vino
Il più caldo lago balneabile
delle Alpi: il lago di Caldaro
L’affascinante gola Rastenbach
e le rovine di Castelchiaro
La funicolare
della Mendola
Più antico degli antichi romani
Questo vale anche per il vino. Se si guarda all’espansione dell’impero romano in Europa, non si può non ammirare le innovazioni che portarono ai popoli che conquistarono. Per quanto riguarda il vino, tuttavia, arrivarono a Caldaro sulla Strada del vino troppo tardi.
Questo vale anche per il vino. Se si guarda all’espansione dell’impero romano in Europa, non si può non ammirare le innovazioni che portarono ai popoli che conquistarono. Per quanto riguarda il vino, tuttavia, arrivarono a Caldaro sulla Strada del vino troppo tardi.
Nel 15 a.C., al loro arrivo nella Rezia, come chiamavano questa zona, trovarono una tradizione vinicola già consolidata. Proprio per il fatto che la storia del vino di Caldaro è precedente all’arrivo degli antichi Romani, possiamo considerare questa bevanda una sorta di cittadina onoraria del paese.
Il Museo del vino nel centro di Caldaro e il percorso didattico sul vino di Castel Sallegg narrano la storia e dimostrano l'importanza di questo prodotto per la regione. Il vino è l’assoluto protagonista di molti eventi che si svolgono nel comune: le Giornate del vino di Caldaro in autunno; le Passeggiate tra atmosfera e gusto e le Settimane del Vino in festa a primavera lo testimoniano.