Tra la montagna e la valle
Meta di vacanze
Vacanze in agriturismo a Gais
Cultura, tradizione e numerose possibilità per una vacanza attiva: questo vi offre una vacanza in agriturismo a Gais, dove termina la Val Pusteria e inizia la Valle Aurina.
Il comune di Gais comprende, oltre a quella che gli dà il nome, le frazioni di Villa Ottone, Riomolino, Montassilone e Lana di Gais e si trova ad una altitudine compresa tra gli 820 e i 3.170 metri.
Cultura, tradizione e numerose possibilità per una vacanza attiva: questo vi offre una vacanza in agriturismo a Gais, dove termina la Val Pusteria e inizia la Valle Aurina.
Il comune di Gais comprende, oltre a quella che gli dà il nome, le frazioni di Villa Ottone, Riomolino, Montassilone e Lana di Gais e si trova ad una altitudine compresa tra gli 820 e i 3.170 metri.
Il comune di Gais comprende, oltre a quella che gli dà il nome, le frazioni di Villa Ottone, Riomolino, Montassilone e Lana di Gais e si trova ad una altitudine compresa tra gli 820 e i 3.170 metri.
Tutt’uno con la tradizione
Secondo la leggenda, il nome del paese deriva da Gais, in tedesco “capra”. A quanto si racconta, una vecchia era salita in montagna a cercare la capra che aveva smarrito, quando il villaggio su sepolto da una frana. Alla capra, quindi, la donna dovette la sua vita. Altri riconducono il nome al tempo della peste, quando la malattia falciò tutti gli abitanti del villaggio, eccetto un uomo e la sua capra. La casa del uomo venne chiamata “Gaiser”, della capra, dando poi il nome a tutto il paese. A sostegno di ciò, fino a pochi decenni fa, un maso Gaiser era effettivamente presente. Ancora oggi il paese è strettamente legato all'allevamento di bestiame e diffusa è anche la coltivazione di piccoli frutti e di ortaggi. L'ampio conoide alluvionale di Gais offre da secoli fertile terreno agricolo. Oggi, i masi più antichi come in quelli più recenti aprono le loro porte agli ospiti, permettendo di vivere l'esperienza della vita contadina, di conoscerne le usanze e di gustarne le prelibatezze.
Nella piccola Lana di Gais
Riomolino, Montassilone e Lana di Gais contano in tutto nemmeno 200 abitanti. In questi villaggi di montagna, come in un libro di fiabe, sembra che il tempo si sia fermato. I mulini lungo il corso d'acqua di Riomolino scandiscono sempre lo stesso ritmo e a Montassilone non conoscono cosa sia la frenesia. La più piccola delle frazioni è troppo piccola per essere chiamato villaggio: Lana di Gais è costituita da una manciata di masi, abbarbicata su una collina, e conta meno di 20 residenti. Il terreno è così ripido che gli abitanti del posto dicono che anche le galline hanno bisogno di ramponi per non rotolare a valle! Fino agli inizi degli anni Ottanta, la frazione ha avuto una sua scuola, situata a circa 1.500 metri sul livello del mare. L'edificio e i suoi vecchi arredi sono perfettamente conservati; unico del suo genere in Alto Adige è sotto tutela storico-artistica.
Un viaggio nel passato
Chi segue il Percorso culturale Gais si mette sulle tracce di Oswald von Wolkenstein, si confronta con la poesia di Ezra Pound, le sculture dei fratelli Heinrich e Franz Bacher e con le opere di artisti altoatesini contemporanei che invitano a riflettere sulla natura e l'opera di Ezra Pound.
Nella frazione di Gais, centro amministrativo del comune, si trova una delle più antiche chiese parrocchiali del Tirolo. Il Castel Neuhaus, o Castello Casanova, sopra Gais, le rovine del Castelletto di Villa Ottone e del Castello di Chela conducono i visitatori in un breve viaggio nel Medioevo. Ogni castello racconta la sua antica storia: il Castello di Chela, ad esempio, risale addirittura al 1100, ed è appartenuto a conti e vescovi. A raccontarci oggi il suo illustre passato rimangono solo le mura coperte di vegetazione e quel che resta dei pochi affreschi mal conservati della cappella: ma tanto basta ad immaginare come poteva essere un tempo la vita tra queste mura.
Tutt’uno con la tradizione
Secondo la leggenda, il nome del paese deriva da Gais, in tedesco “capra”. A quanto si racconta, una vecchia era salita in montagna a cercare la capra che aveva smarrito, quando il villaggio su sepolto da una frana. Alla capra, quindi, la donna dovette la sua vita. Altri riconducono il nome al tempo della peste, quando la malattia falciò tutti gli abitanti del villaggio, eccetto un uomo e la sua capra. La casa del uomo venne chiamata “Gaiser”, della capra, dando poi il nome a tutto il paese. A sostegno di ciò, fino a pochi decenni fa, un maso Gaiser era effettivamente presente. Ancora oggi il paese è strettamente legato all'allevamento di bestiame e diffusa è anche la coltivazione di piccoli frutti e di ortaggi. L'ampio conoide alluvionale di Gais offre da secoli fertile terreno agricolo. Oggi, i masi più antichi come in quelli più recenti aprono le loro porte agli ospiti, permettendo di vivere l'esperienza della vita contadina, di conoscerne le usanze e di gustarne le prelibatezze.
Nella piccola Lana di Gais
Riomolino, Montassilone e Lana di Gais contano in tutto nemmeno 200 abitanti. In questi villaggi di montagna, come in un libro di fiabe, sembra che il tempo si sia fermato. I mulini lungo il corso d'acqua di Riomolino scandiscono sempre lo stesso ritmo e a Montassilone non conoscono cosa sia la frenesia. La più piccola delle frazioni è troppo piccola per essere chiamato villaggio: Lana di Gais è costituita da una manciata di masi, abbarbicata su una collina, e conta meno di 20 residenti. Il terreno è così ripido che gli abitanti del posto dicono che anche le galline hanno bisogno di ramponi per non rotolare a valle! Fino agli inizi degli anni Ottanta, la frazione ha avuto una sua scuola, situata a circa 1.500 metri sul livello del mare. L'edificio e i suoi vecchi arredi sono perfettamente conservati; unico del suo genere in Alto Adige è sotto tutela storico-artistica.
Un viaggio nel passato
Chi segue il Percorso culturale Gais si mette sulle tracce di Oswald von Wolkenstein, si confronta con la poesia di Ezra Pound, le sculture dei fratelli Heinrich e Franz Bacher e con le opere di artisti altoatesini contemporanei che invitano a riflettere sulla natura e l'opera di Ezra Pound.
Nella frazione di Gais, centro amministrativo del comune, si trova una delle più antiche chiese parrocchiali del Tirolo. Il Castel Neuhaus, o Castello Casanova, sopra Gais, le rovine del Castelletto di Villa Ottone e del Castello di Chela conducono i visitatori in un breve viaggio nel Medioevo. Ogni castello racconta la sua antica storia: il Castello di Chela, ad esempio, risale addirittura al 1100, ed è appartenuto a conti e vescovi. A raccontarci oggi il suo illustre passato rimangono solo le mura coperte di vegetazione e quel che resta dei pochi affreschi mal conservati della cappella: ma tanto basta ad immaginare come poteva essere un tempo la vita tra queste mura.
3 buoni motivi
Vacanze a Gais
Fresco e divertente: il
lago balneabile naturale
Gita con mistero:
il castello di Chela
In bici: giro circolare
di Montassilone
Un tuffo nell'avventura
Il comune si trova nel mezzo del Parco naturale Vedrette di Ries-Aurina. Una vacanza in un agriturismo a Gais offre infinite possibilità di escursioni nel gruppo delle Vedrette di Ries e sul versante meridionale delle Alpi della Zillertal.
Il comune si trova nel mezzo del Parco naturale Vedrette di Ries-Aurina. Una vacanza in un agriturismo a Gais offre infinite possibilità di escursioni nel gruppo delle Vedrette di Ries e sul versante meridionale delle Alpi della Zillertal.
Chi non vuole cimentarsi in escursioni troppo lunghe, ma vuole tenersi in movimento a piedi o in bicicletta, potrà recarsi al biotopo Ontaneti dell'Aurino. In entrambi i lati della pista ciclabile, in direzione della Valle Aurina, si estende un piccolo bosco che un tempo ricopriva l'intera zona. Strada facendo è possibile decidere quanto proseguire, giungendo attraverso i campi che guardano Castello Casanova fino a Villa Ottone o addirittura fino a Campo Tures. Verso sud, invece, ci si avvicina alla conca di Brunico. Se al termine di una giornata di vacanza cercate un po' di refrigerio, da maggio a settembre potrete fare un salto nel Baggerlacke, il laghetto naturale nel centro di Gais.
Una vacanza in agriturismo a Gais ha molto da offrire anche d'inverno: durante i mesi freddi è possibile pattinare sul ghiaccio nella pista che si trova nel centro del paese, mentre i dintorni offrono varie possibilità di divertirsi con lo slittino, come nel “Mühlbacher Talile”. In pochissimo tempo, dal tuo appartamento o la tua camera puoi raggiungere l'area sciistica di Plan de Corones, oppure, nella valle, quella di Speikboden e di Klausberg.