Dai Romani agli Hutteriti
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Vacanze in agriturismo a San Lorenzo di Sebato
Durante una vacanza in agriturismo a San Lorenzo di Sebato potrete comodamente esplorare le intere Val Pusteria e Val Badia e compiere un doppio viaggio nel tempo.
Dove il Rio Gadera si immette da sud nella Rienza, sorge il vecchio comune mercato di San Lorenzo di Sebato. Del comune fanno parte le frazioni di Castelbadia, Santo Stefano, Sares, Mantana, Ronchi, Onies, Elle, San Martino, Palù e Floronzo. Un gran numero di insediamenti, dunque, che si distribuisce in un’area di 50 chilometri quadrati tra i comuni di Brunico e Marebbe. Questi piccoli villaggi e borghi sono fortemente caratterizzati dall'agricoltura: campi e prati dominano qui la scena.
Durante una vacanza in agriturismo a San Lorenzo di Sebato potrete comodamente esplorare le intere Val Pusteria e Val Badia e compiere un doppio viaggio nel tempo.
Dove il Rio Gadera si immette da sud nella Rienza, sorge il vecchio comune mercato di San Lorenzo di Sebato. Del comune fanno parte le frazioni di Castelbadia, Santo Stefano, Sares, Mantana, Ronchi, Onies, Elle, San Martino, Palù e Floronzo. Un gran numero di insediamenti, dunque, che si distribuisce in un’area di 50 chilometri quadrati tra i comuni di Brunico e Marebbe. Questi piccoli villaggi e borghi sono fortemente caratterizzati dall'agricoltura: campi e prati dominano qui la scena.
Dove il Rio Gadera si immette da sud nella Rienza, sorge il vecchio comune mercato di San Lorenzo di Sebato. Del comune fanno parte le frazioni di Castelbadia, Santo Stefano, Sares, Mantana, Ronchi, Onies, Elle, San Martino, Palù e Floronzo. Un gran numero di insediamenti, dunque, che si distribuisce in un’area di 50 chilometri quadrati tra i comuni di Brunico e Marebbe. Questi piccoli villaggi e borghi sono fortemente caratterizzati dall'agricoltura: campi e prati dominano qui la scena.
Sport e cultura
La pista ciclabile della Val Pusteria offre l'opportunità di scoprire la valle e i comuni vicini in sella alla propria bicicletta. Dal loro appartamento o la loro camera a San Lorenzo di Sebato i turisti possono raggiungere facilmente tutte le località della Val Pusteria e visitare le tante attrazioni e musei. Chi ha in programma una giornata sugli sci a Plan de Corones, può prendere lo skibus per Riscone o il treno per Perca e trovarsi, dopo una breve viaggio, alle rispettive stazioni di valle degli impianti di risalita del Plan de Corones.
Al comune di San Lorenzo di Sebato appartiene anche l'ex monastero benedettino del Castello di Sonnenburg, e, nel Medioevo, intere aree della Val Pusteria, della Val Badia, della Valle Isarco, della Val d'Adige e sul lago di Garda. Durante la lotta per la libertà del Tirolo dalle invasioni napoleoniche, il castello servì come ospedale, molto tempo dopo come pensionato. Oggi, completamente restaurato, il Castello di Sonnenburg ospita un albergo.
A sud, il territorio di San Lorenzo termina con la frazione di Sares. Subito dopo inizia la Val Badia e quindi l'area linguistica ladina. Sares si trova a 978 metri sopra il livello del mare ed ha solo 50 abitanti, ma è sede del più famoso luogo di pellegrinaggio della Val Pusteria, il santuario di Santa Maria di Sares. La chiesa, popolare tra gli sposi, è consacrata alla Madonna di Loreto e custodisce un’immagine della Madonna Nera. La visita alla chiesa può essere combinata con un’escursione di mezza giornata: attraverso le 14 stazioni della Via Crucis che parte da Palù, in meno di un'ora, attraverso il bosco ombreggiato, si giunge a Sares.
Tutte le strade portano a San Lorenzo
Durante una vacanza in agriturismo a San Lorenzo di Sebato il mondo antico è a pochi passi dall'appartamento o dalla camera. Già al tempo dell'Impero Romano, si trovava qui un insediamento del popolo norico dei Saevates, del quale oggi rimangono ancora delle rovine di mura. I Romani realizzarono ponti e strade attraverso le valli alpine, per permettere il transito delle legioni e praticare il commercio. Sulla strada che collegava Aquileia e Aguntum attraverso la Val Pusteria, i Romani costruirono una mansio, una stazione di posta chiamata Sebatum, Sebato in italiano. I discendenti di questi Romani vivono oggi in alcune valli dolomitiche come la Val Badia, che inizia direttamente dopo San Lorenzo di Sebato.
Da alcuni anni a San Lorenzo si trova il primo museo dell'Alto Adige che si occupa della storia dei Romani nella regione. La collezione ospita numerosi reperti archeologici rinvenuti nella zona di San Lorenzo e offre approfondimenti sulla vita quotidiana in un insediamento romano. I ricercatori sono costantemente alla ricerca di ulteriori testimonianze del passato e non si sa mai che possiate fare qualche scoperta anche voi stessi.
Sport e cultura
La pista ciclabile della Val Pusteria offre l'opportunità di scoprire la valle e i comuni vicini in sella alla propria bicicletta. Dal loro appartamento o la loro camera a San Lorenzo di Sebato i turisti possono raggiungere facilmente tutte le località della Val Pusteria e visitare le tante attrazioni e musei. Chi ha in programma una giornata sugli sci a Plan de Corones, può prendere lo skibus per Riscone o il treno per Perca e trovarsi, dopo una breve viaggio, alle rispettive stazioni di valle degli impianti di risalita del Plan de Corones.
Al comune di San Lorenzo di Sebato appartiene anche l'ex monastero benedettino del Castello di Sonnenburg, e, nel Medioevo, intere aree della Val Pusteria, della Val Badia, della Valle Isarco, della Val d'Adige e sul lago di Garda. Durante la lotta per la libertà del Tirolo dalle invasioni napoleoniche, il castello servì come ospedale, molto tempo dopo come pensionato. Oggi, completamente restaurato, il Castello di Sonnenburg ospita un albergo.
A sud, il territorio di San Lorenzo termina con la frazione di Sares. Subito dopo inizia la Val Badia e quindi l'area linguistica ladina. Sares si trova a 978 metri sopra il livello del mare ed ha solo 50 abitanti, ma è sede del più famoso luogo di pellegrinaggio della Val Pusteria, il santuario di Santa Maria di Sares. La chiesa, popolare tra gli sposi, è consacrata alla Madonna di Loreto e custodisce un’immagine della Madonna Nera. La visita alla chiesa può essere combinata con un’escursione di mezza giornata: attraverso le 14 stazioni della Via Crucis che parte da Palù, in meno di un'ora, attraverso il bosco ombreggiato, si giunge a Sares.
Tutte le strade portano a San Lorenzo
Durante una vacanza in agriturismo a San Lorenzo di Sebato il mondo antico è a pochi passi dall'appartamento o dalla camera. Già al tempo dell'Impero Romano, si trovava qui un insediamento del popolo norico dei Saevates, del quale oggi rimangono ancora delle rovine di mura. I Romani realizzarono ponti e strade attraverso le valli alpine, per permettere il transito delle legioni e praticare il commercio. Sulla strada che collegava Aquileia e Aguntum attraverso la Val Pusteria, i Romani costruirono una mansio, una stazione di posta chiamata Sebatum, Sebato in italiano. I discendenti di questi Romani vivono oggi in alcune valli dolomitiche come la Val Badia, che inizia direttamente dopo San Lorenzo di Sebato.
Da alcuni anni a San Lorenzo si trova il primo museo dell'Alto Adige che si occupa della storia dei Romani nella regione. La collezione ospita numerosi reperti archeologici rinvenuti nella zona di San Lorenzo e offre approfondimenti sulla vita quotidiana in un insediamento romano. I ricercatori sono costantemente alla ricerca di ulteriori testimonianze del passato e non si sa mai che possiate fare qualche scoperta anche voi stessi.
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Vacanze in agriturismo a San Lorenzo di Sebato
3 buoni motivi
Vacanze a San Lorenzo di Sebato
Gli antichi resti di un
insediamento romano
Ciaspolata da
Ellen alla Cima Lasta
La Chiesa di Maria Saalen
e la Madonna Nera
Jakob, Judith e gli Utteriti
Nella frazione di Palù si trovano le rovine del Castello di San Michele, che come tutti i castelli ha molte storie da raccontare. Una di queste risale al XVI secolo, quando la Chiesa cattolica versava in una profonda crisi e la corrente religiosa dell'anabattismo viveva una grande popolarità.
Nella frazione di Palù si trovano le rovine del Castello di San Michele, che come tutti i castelli ha molte storie da raccontare. Una di queste risale al XVI secolo, quando la Chiesa cattolica versava in una profonda crisi e la corrente religiosa dell'anabattismo viveva una grande popolarità.
In quell'epoca i predicatori anabattisti hutteriti giunsero anche in Val Pusteria.
Jakob Hutter, uno dei capi dell'anabattismo e fondatore del movimento che da lui prende il nome, nacque a Palù, nel comune di San Lorenzo di Sebato. A quanto si racconta, Judith di Welsperg, moglie del signore del castello, simpatizzava per gli. Anabattisti e per questo motivo fu rinchiusa nelle prigioni del Castello di San Michele. Liberata dal buffone di corte, la contessa e quest'ultimo girarono insieme agli hutteriti di villaggio in villaggio, fino alla loro morte.